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Questo restauro, ancora in fase di completamento, ha interessato un rudere in un borgo medioevale dell'Umbria, a due passi da Orvieto. L'unità si sviluppa su due livelli, a partire dal primo piano rispetto al livello strada e con una ulteriore volumetria sporgente nella zona con il tetto a falda verso valle.

I locali, disabitati da anni, versavano in pessime condizioni e si presentavano come completamento di un lotto intercluso nel centro storico, con doppio affaccio: sulla valle e sul corso principale.
Le opere più consistenti hanno interessato il rifacimento dei due solai intermedi superiori, uno in legno e l'altro in ferro, resi collaboranti per adeguarsi alla normativa antisismica, il consolidamento di un sistema di travi in ferro del tetto e il recupero delle murature trasversali che presentavano, una volta demoliti gli intonaci, archi, canne fumarie ed elementi di vecchie aperture su quell'area anticamente lasciata libera.

La scala, in cotto originale, conduce al secondo livello, dove lo smantellamento di un solaio intermedio e di una scala in legno fatiscente, aveva creato un interessante ambiente a doppia altezza, ma precluso l'accesso a una terrazza panoramica sul corso principale.

In fase progettuale si è scelto di mantenere questa volumetria, creando una zona soppalcata intermedia in ferro e legno con affaccio sull'ampio disimpegno della zona notte e una nuova scala ponte per raggiungere la terrazza. La muratura laterale, dove possibile, è stata lasciata a vista e recuperata con sabbiatura e un rinzaffo storico. In corrispondenza della scala del secondo livello, la parete presentava interessanti stratificazioni di intonaco, segni delle vecchie alzate e colori, una vera tessitura materica, una memoria della casa che si prevedeva di mantenere attraverso il restauro e l'iniezione di resine, ma durante le lavorazioni è stato impossibile mantenere intatta la superficie. Sia al piano inferiore con la zona pranzo, ma maggiormente al piano superiore con l'angolo biblioteca e la scala di accesso al soppalco, si è voluto ricreare un piccolo angolo del borgo, con le sue scale, le rientranze, le sue pietre, mentre il percorso verso il terrazzo panoramico è lento e graduale, con affacci sempre diversi sull'ampio disimpegno del primo livello.

Solai nuovi con travi in castagno e pianelle in cotto recuperate dalle demolizioni, i pavimenti del livello inferiore sono in gres porcellanato (casa dolce casa) come anche i rivestimenti di bagni e cucina, un parquet di rovere è stato posato al piano superiore. Il massello del parquet è frutto del recupero delle doghe di vecchie botti dismesse di grandi dimensioni.
Altri interventi sono stati effettuati sul camino per la realizzazione di nuova cappa e l'inserimento di una nuova canna fumaria e prese d'aria esterne. La scala ponte dell'ultimo livello  è stata realizzata su misura, rivestita in cartongesso e completata in legno.